venerdì 6 dicembre 2019

Ripartiamo da qui

Impiccababbu 60 Fenix 62. Il forte crolla. Non accadeva dal maggio 2018. L’imbattibilità casalinga cade dopo dodici partite consecutive. La partita era iniziata bene, mettendo in campo un buon gioco. Aspettando il momento giusto per colpire, grazie a una buona circolazione, segnamo con regolarità. La difesa tiene. Il quarto è vinto. 20 a 10. Commettiamo il primo errore, rientrando in campo convinti che la partita sia più semplice di quanto pensato. Cosa che non pensano certo gli avversari. Alzano il ritmo e recuperano lo svantaggio, mettono la freccia e ci superano nel punteggio. Click!!! La luce si è spenta!!! Facciamo solo 9 punti nel quarto, esprimendo un basket poco coeso. Secondo errore, presi dalla smania di recuperare, cerchiamo di andare alla velocità degli avversari; ramenghi vaghiamo per il campo andando completamente fuori giri. Sanguinanti veniamo salvati da qualche tiro riparatore e dall’intervallo.  Meno 1. 29 a 30. La pausa non porta la lucidità necessaria. Il nostro gioco soffre ancora. Mettiamo impegno difensivo, ma non ottimizziamo nella fase offensiva. Gli avversari continuano fastidiosamente col loro gioco. Fanno girare bene la palla e ci colpiscono con conclusioni dalla lontana. Dopo altri dieci minuti infernali siamo sotto di dieci, 40 a 50. Nell’ultimo quarto ci proviamo. Cazzo se ci proviamo. Mettiamo impegno e sudore, alziamo i gomiti e ci sbucciamo le ginocchia, riportandoci a contatto. Ogni volta i nostri avversari cinicamente ci ricacciano indietro con canestri da tre spezza morale. Non saremo delle superstar ma abbiamo carattere, per cui ogni volta abbassiamo la testa e riprendiamo a mordere la palla; fino al meno due. Ancora una volta il destino è nelle nostre mani. Ultimo tiroooooo. Fuoriiii. Perso di due!!! Porca di una bip, bip, bip bip figlia di un porco bip, bip, bip bip!!! Welcome Home bipolarismo!!! Facciamo tesoro dei nostri errori. Facciamo tesoro di quello che questa sconfitta ci ha lasciato. Dopo il primo quarto giocato di squadra abbiamo perso la trebisonda. Sul più dieci ci si può concedere qualche forzatura ma se iniziamo a farlo tutti a discapito del nostro gioco non va bene. La chiave è tenere sempre il nostro ritmo, non sarà da formula uno, ma ci permette di essere lucidi, capire quali sono le scelte giuste e avere quella concretezza che infastidisce gli avversari. Ricostruiamo il fortino, più solido di prima. Forza Ragazzacci!!!