giovedì 28 marzo 2013

Risorgeremo

Questa volta mi ci è voluto qualche giorno in più e un bel po’ di birra. Mandare giù l’ultima sconfitta è stato veramente arduo, solo ora riesco a pensarci più serenamente e poter finalmente raccontare com’è andata. Nonostante frasi motivazionali, stimoli personali, la possibilità di avere una buona posizione nei playoff e il vantaggio del fattore campo mercoledì scorso siamo scesi in campo veramente deconcentrati, molli e inconcludenti. In poche parole abbiamo preso schiaffi. Fin dai primi minuti di partita si poteva notare come la differenza di concentrazione fosse diversa tra i due quintetti. La solita partenza sprint degli Impiccababbu  non si à vista per niente,, sia  gambe che mente non andavano proprio, a differenza degli avversari che sembrava avessero due marce in più. Dopo il primo faticoso quarto siamo già sotto di 10 punti. 8 a 18, minchia che schifo. Il secondo periodo è molto combattuto, gli avversari continuano ad andare al tiro con molta facilità mentre noi per buttarla dentro dobbiamo letteralmente spaccarci il culo. Però teniamo duro, infatti il quarto lo vinciamo 13 a 12. Recuperiamo un punto, ma il gap iniziale ancora ci svantaggia. All’intervallo siamo 21 a 30. La seconda parte della gara si apre con la convinzione di potercela ancora fare, il distacco non è molto e giocare peggio di così è impensabile. Purtroppo la situazione nel terzo quarto non cambia di molto. L’organizzazione degli avversari prende il sopravvento sul nostro raffazzonare conclusioni. La difesa suda, lotta e riesce anche a contenere le bordate nemiche, ma sono le polveri bagnate in attacco che danno i problemi maggiori. Anche in questo quarto non superiamo quota 10 punti. Prima del finale siamo 30 a 40. Nell’ultimo periodo le proviamo tutte, riusciamo a portarci molto vicini a loro, ma gli sforzi difensivi sono inutili senza lucidità in attacco. Le percentuali al tiro sono pessime e si inizia anche a sbagliare da sotto. Al suono della sirena Impiccababbu 38 Olblex 46. Porca troia perso!!! Non ci voleva proprio. Il nostro spirito guerriero per una volta ci ha abbandonato, il nostro atteggiamento, la nostra eccessiva sicurezza di far risultato e la nostra poca concentrazione ci hanno portato a questa amarissima sconfitta. Abbiamo buttato un occasione. Facciamo tesoro di questa sussa, per risorgere dalla nostre ceneri. Dai cazzo. Forza IMPICCABABBU. 
 

martedì 19 marzo 2013

300

Quanto? 300… Ma siamo sicuri? Si, si 300… Minchia…  Tranquilli non stiamo tenendo una noiosa lezione di storia, sui 300 spartani e la loro eroica resistenza nella battaglia delle Termopili, ma è un semplice riferimento a una altrettanto storica impresa degli Impiccababbu. Solo chi c’era e soprattutto chi si ricorda può capire il riferimento a questo numero. Dopo le due sconfitte consecutive rimediate dalla giovane compagine sassarese, la giornata di sabato ci voleva proprio. Riunirsi tutti insieme per l’Impiccababbu Day è stata una buona idea. I sorrisi sono rispuntati nei nostri visi, le ferite sono state lenite dall’alcool, e il gruppo si è unito ancora una volta per raggiungere un obiettivo. Ecco perché la facile partita di ieri sera risulta quasi un evento secondario. Giocavamo in casa contro la umile squadretta di Uri, per carità niente di offensivo, il loro spirito è encomiabile, ma il divario tecnico-fisico è veramente imbarazzante. Infatti l’argomento principale del pre e post partita è stato solo esclusivamente la sbornia collettiva di sabato… Cazzo e poco eri fritto… Anche tu mica eri messo bene… E ti ricordi quando… Minchia ogna cecio devastante… Questi erano gli argomenti di discussione che si tenevano in panchina mentre la partita andava avanti e i due quintetti, schierati dal coach, si alternavano un po’ appesantiti in campo. La partita non è stata per niente combattuta, i verdi hanno controllato il match sin dalla palla a due iniziale. Non starò qui a raccontare l’andamento dei vari quarti in maniera dettagliata, non sarebbe riguardoso nei confronti degli avversari, ma proprio non c’è stata gara. Gli Impiccababbu andavano a canestro con estrema facilità, mentre i rivali, nonostante una nostra difesa particolarmente blanda, anche solo per fare un canestro dovevano sudare le classiche sette camicie. Facile, facile come bere un bicchier d’acqua (o di birra, fate voi). Era proprio quello che ci voleva, una partita tranquilla per ricaricare le pile ed affrontare le ultime tre sfide di campionato con il morale alto e in piena fiducia. Speriamo bene. Alla sirena, il risultato finale dice Impiccababbu 66 Uri Basket 14. Beh, e ora che si fa? Io proporrei una birretta…Si dai si può fare, abbiamo appena giocato…. Ok vengo anche io, un po’ di sali minerali ci vogliono…  Cess ma che ora è? Porca troia… Anche oggi… siamo le solite insaziabili vecchie spugne... Ah quasi dimenticavo... SEMMU IMPICCABABBU E NON PAGHEMMU UN CAZZO!!!!!
 
 

martedì 12 marzo 2013

In macelleria

Le persone normali a quest’ora saranno già tra le accoglienti braccia di Morfeo, ma io no. Non oggi. Ancora circola adrenalina nel mio corpo, ancora il battito del cuore non è regolare, ho ancora la “futta” da sventiare. Dormire dopo la seconda sconfitta di fila degli Impiccababbu sarà molto difficile. Perdere ci può anche stare, è la crudele legge dello sport, ma non in questo modo. Questa volta si giocava in trasferta, a nulvi, contro una compagine molto particolare. Che in questo cavolo di paesino fossero “brigadori” lo si sapeva, ma non in questo modo. Sin dal primo minuto la partita è stata giocata dai paesani in modo eccessivamente scorretto. Il gioco maschio è una cosa, menare giusto per farlo non è certo sport. Con questo preambolo non voglio trovare delle giustificazioni alla sconfitta. Gli Impiccababbu ci hanno messo del loro. Andare a giocare in sette ogni volta inizia a pesare, soprattutto quando incontri squadre estremamente fisiche e con panchine lunghissime. Ma non ci siamo persi d’animo, alla palla a due eravamo come sempre pronti alla sfida. Ma che cazzo!!! I sardi non sono bassi? Di sicuro a nulvi davano omogeneizzati particolari, sono tutti altissimi. Comunque la partita ha inizio e ora si fa sul serio. Il Primo quarto nonostante tutto è abbastanza equilibrato, il ritmo non è alto, il gioco è particolarmente spezzettato. Lo finiamo in vantaggio di due punti 14 a 12. Anche il secondo quarto, cosi come il primo non è certo da inserire nei manuali del basket, il gioco sporco la fa da padrone, all’intervallo siamo ancora avanti 28 a 22. Bene si riprende. La situazione non cambia per niente, spinte, colpi, trattenute, minacce tutto secondo copione. Se poi aggiungete un arbitro cosi cosi, e un Impiccababbu gravemente infortunato, potete facilmente capire come la gara stia cambiando. Rimaniamo in sei per tutto il secondo tempo, la stanchezza si fa sentire, specialmente nelle conclusioni e sotto i tabelloni. Fine Terzo quarto sotto di uno, 39 a 38. Nell’ultimo periodo, le botte continuano e le due squadre si alternano in testa fino al finale convulso. Padroni di casa sotto di uno, canestro. Due secondi alla fine palla agli Impiccababbu, ultimo tiro….fuori… Perso cazzo. San Antonio Nulvi 50 Impiccababbu 49. Oggi proprio non riesco a mandarla giù, questa cazzo di sconfitta mi lascia veramente l’amaro in bocca. Chi c’era ha lottato come sempre, qualcuno ci ha anche rimesso una mano, ma dobbiamo crederci di più, dobbiamo impegnarci di più, dobbiamo fare qualche sacrificio in più. Insomma dobbiamo essere più squadra. Porca troia. Forza IMPICCABABBU.
 

martedì 5 marzo 2013

Al "ghetto" non si scherza

Porca troia c’è mancato proprio un pelo!!! Mancava veramente poco e gli avremo servito un bello scherzetto!!! Queste poche parole in sintesi possono sicuramente racchiudere quello che è accaduto ieri sera al “ghetto”.  Si giocava la quinta partita di ritorno del campionato”Open” UISP (anche se ad esser sinceri le giornate sono un po’ confuse) tra la matricola Impiccababbu e la capolista incontrastata Tavoni Basket. La dominatrice assoluta del girone contro la piccola sorpresa. Davide contro Golia. Terminator contro Pierino la peste. Favoritissimi contro i soliti underdog. Anche perché, ancora una volta i verdi si presentavano in formazione rimaneggiata. All’andata ne avevamo preso 16 senza mai entrare in partita, giocando molli ed inconcludenti, rimanendo a quota 37 punti segnati (roba da minibasket). Oggi è diverso, siamo nella nostra tana e qui si vende cara la pelle. Pronti, partenza, via. Grinta, velocità e determinazione, all’avvio gli Impiccababbu sono veramente incontenibili. Gli avversari sono in confusione, tramortiti da un cazzotto di Mike Tyson. Il primo quarto finisce 13 a 6. Impossibile tenere quel ritmo per tutto il secondo quarto, gli avversari con la loro panchina lunga prendono leggermente il sopravento, noi non molliamo e restiamo attaccati alla partita, pronti a mordere. All’intervallo siamo sotto di uno 36 a 35. La corazzata Tavoni sta imbarcando acqua, non se l’aspettava, sono spaventati e si vede. Il terzo quarto gli regala nuova fiducia, gli Impiccababbu sono stremati, la panchina oltremodo corta e la situazione falli pesano, nessuno molla, ma le differenze iniziano a farsi sentire, specialmente sotto i tabelloni. Alla terza sirena siamo 44 a 54. Si fa dura. “Dai cazzo stringiamo i denti e non molliamo, proviamoci fino alla fine”, questo è quello che ci diciamo, guardando negli occhi, racchiusi nel nostro “huddle”, prima di iniziare l’ultimo periodo. Ed in effetti funziona, riprendiamo a giocare come sappiamo, le maglie difensive si stringono ancora una volta, le conclusioni sono buone e ci riportiamo nuovamente sotto, il recupero è quasi completato. Ma proprio quando siamo vicini al traguardo, arrivano delle conclusioni “spezza gambe” da parte degli esperti avversari, la loro fisicità sovrasta la nostra stanchezza ed il morale cede un po’. Tavoni prende ancora una volta il largo, riuscendo a mantenere il distacco fino alla fine. Risultato finale Impiccababbu 69 Tavoni Basket 81. Minchia che delusione!!! E’ stata una vera e propria battaglia, siamo tutti stravolti. Il morale solitamente basso dopo una sconfitta oggi è più alto che mai. Soffriamo, corriamo, ci incazziamo di brutto, sputiamo l’anima e tutti danno il massimo. Siamo una fottuta squadra tosta!!! Avversari avvisati mezzo salvati. Forza IMPICCABABBU.