martedì 12 marzo 2013

In macelleria

Le persone normali a quest’ora saranno già tra le accoglienti braccia di Morfeo, ma io no. Non oggi. Ancora circola adrenalina nel mio corpo, ancora il battito del cuore non è regolare, ho ancora la “futta” da sventiare. Dormire dopo la seconda sconfitta di fila degli Impiccababbu sarà molto difficile. Perdere ci può anche stare, è la crudele legge dello sport, ma non in questo modo. Questa volta si giocava in trasferta, a nulvi, contro una compagine molto particolare. Che in questo cavolo di paesino fossero “brigadori” lo si sapeva, ma non in questo modo. Sin dal primo minuto la partita è stata giocata dai paesani in modo eccessivamente scorretto. Il gioco maschio è una cosa, menare giusto per farlo non è certo sport. Con questo preambolo non voglio trovare delle giustificazioni alla sconfitta. Gli Impiccababbu ci hanno messo del loro. Andare a giocare in sette ogni volta inizia a pesare, soprattutto quando incontri squadre estremamente fisiche e con panchine lunghissime. Ma non ci siamo persi d’animo, alla palla a due eravamo come sempre pronti alla sfida. Ma che cazzo!!! I sardi non sono bassi? Di sicuro a nulvi davano omogeneizzati particolari, sono tutti altissimi. Comunque la partita ha inizio e ora si fa sul serio. Il Primo quarto nonostante tutto è abbastanza equilibrato, il ritmo non è alto, il gioco è particolarmente spezzettato. Lo finiamo in vantaggio di due punti 14 a 12. Anche il secondo quarto, cosi come il primo non è certo da inserire nei manuali del basket, il gioco sporco la fa da padrone, all’intervallo siamo ancora avanti 28 a 22. Bene si riprende. La situazione non cambia per niente, spinte, colpi, trattenute, minacce tutto secondo copione. Se poi aggiungete un arbitro cosi cosi, e un Impiccababbu gravemente infortunato, potete facilmente capire come la gara stia cambiando. Rimaniamo in sei per tutto il secondo tempo, la stanchezza si fa sentire, specialmente nelle conclusioni e sotto i tabelloni. Fine Terzo quarto sotto di uno, 39 a 38. Nell’ultimo periodo, le botte continuano e le due squadre si alternano in testa fino al finale convulso. Padroni di casa sotto di uno, canestro. Due secondi alla fine palla agli Impiccababbu, ultimo tiro….fuori… Perso cazzo. San Antonio Nulvi 50 Impiccababbu 49. Oggi proprio non riesco a mandarla giù, questa cazzo di sconfitta mi lascia veramente l’amaro in bocca. Chi c’era ha lottato come sempre, qualcuno ci ha anche rimesso una mano, ma dobbiamo crederci di più, dobbiamo impegnarci di più, dobbiamo fare qualche sacrificio in più. Insomma dobbiamo essere più squadra. Porca troia. Forza IMPICCABABBU.
 

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