Myrtus 38 Impiccababbu 45.
La settima fatica dei ragazzacci in verde è finita così. Con una vittoria. La
terza di questo campionato e la seconda di fila. Un match affrontato con la
solita emergenza; infermieria piena, acciacchi dei presenti e panchina corta. Un
match insidioso, faticoso e sofferto fin da subito, nel quale non siamo partiti
certamente bene. Contratti e nervosi abbiamo affrontato i primissimi minuti di
partita, leggermente confusi, subendo la aggressiva difesa a uomo degli
avversari, buttando qualche pallone di troppo nel cesso e concedendo qualcosa
in difesa. Una piccola falsa partenza a cui comunque abbiamo posto rimedio
abbastanza velocemente. Riorganizzando le fila e mettendoci sotto. Grazie a un
lavoro costante fatto di buone difese e ragionata circolazione in attacco, pian
paino siamo rientrati. E’ nata una partita molto difficile da giocare; frammentata,
nervosa e fisica. Gomito a gomito, spinta dopo spinta, siamo andati all’intervallo
in crescendo, ma pur sempre con un punteggio imbarazzante. 19 a 17. Meno 2.
Peggio di così era difficile fare. Nel terzo quarto, finalmente e sull’onda
finale del periodo precedente, le cose sono migliorate. La nostra difesa
finalmente era coesa, recuperava sanguinosi palloni e ripartiva velocemente. E
anche se, non abbiamo chiuso al meglio tutti i contropiedi, si vedeva che
avevamo gamba, fiato e la giusta cattiveria. Peccato solo che non riuscivamo
proprio a staccare del tutto gli avversari. Sempre pronti a lottare e dare
fastidio. Tanto per cambiare, l’ultimo quarto è stato quello decisivo. Quello
che mai come quest’anno ha determinato gioie e delusioni, vittorie o sconfitte.
Siamo partiti bene. Ottime conclusioni, buona circolazione e scelte giuste, ci
hanno portato ad avere un buon vantaggio. Più 9 a metà quarto. Quasi fatta direte voi!!! Macchè!!! Siamo
incappati nel solito blackout. Stavamo per rovinare tutto. Cazzo!!! A questo
punto, sono usciti fuori gli Impiccababbu. Quelli veri!!! Quelli antipatici!!! Quelli
che li devi ammazzare se vuoi vincere. Culo giù e grande difesa. Attacco
chirurgico. Rimbalzi offensivi e doppi possessi. Gestione della palla e del
cronometro perfetta. Il risultato lo sapete già!!! Forza IMPICCABABBU
sabato 28 gennaio 2017
lunedì 23 gennaio 2017
domenica 22 gennaio 2017
Branca-Branca-Branca!!! Leon-Leon-Leon!!!
Quattro sconfitte di
fila e un morale non certo al top. Soliti infortuni, defezioni dell’ultimo minuto,
latitanze croniche e i soliti acciacchi dei presenti. Un manipolo di sette sopravvissuti,
pronti allo scontro e alla battaglia, non curanti delle fatica e irrispettosi
nei confronti delle proprie ginocchia e delle malandate schiene (per non
parlare delle caviglie). Una sorta di moderna “Armata Brancaleone” (con più
stile però) pronta a tutto. Avversari di turno i giovani e agguerriti ragazzi
dell’Olmedo Basket. La palla a due viene alzata regolarmente alle 21:45 tra le
mura amiche. Si parte. La partita è combattuta fin dai primissimi minuti. La
nostra idea di gioco; rallentare il più possibile, ragionare con calma in
attacco e gestire la situazione falli, si scontra inevitabilmente con quella
degli avversari. Aggrediscono e corrono in maniera frenetica, senza fronzoli e
un po’ disordinati. L‘idea migliore dopo dieci minuti di partita è la nostra. 21
a 14. Nel secondo quarto le cose non cambiano, riusciamo in maniera costante a
gestire la partita. Il vantaggio aumenta andando anche in doppia cifra. Tutto
bene, tranne gli ultimi 3 minuti e mezzo finali. In cui, forse troppo rilassati
e mentalmente soddisfatti, abbiamo un vero e proprio blackout. La difesa poco
attenta si carica di falli e grazie ai tiri liberi gli avversari si riportano
sotto. All’intervallo però il cuscinetto di vantaggio è ancora buono. 37 a 31.
Il terzo quarto è cestisticamente perfetto. Cinque difese, cinque recuperi. Gli
avversari non vedono più il canestro. In attacco la nostra pazienza nel girare
palla è premiata. Arrivano ottimi tagli, buoni ribaltamenti e penetrazioni
taglienti. Siamo concentrati e si vede. Il complicato meccanismo degli
Impiccababbu gira alla grande. Prima degli ultimi dieci il vantaggio è
rassicurante. 52 a 37. L’ultimo quarto è quasi una formalità. Tutti i possessi
sono gestiti al meglio, senza fretta, rosichiamo secondi al cronometro, giriamo
palla e colpiamo freddamente al momento giusto. I giovani avversari non
mollano, buttandosi a capo fitto verso il nostro canestro, ma sono tutte azioni
troppo forzate. Usciamo vincenti dallo scontro. Impiccababbu 69 Olmedo
Basket 56. Ahhhhhh!!! Questa vittoria ci voleva proprio. Per il morale.
Per il gruppo. Per dimostrare che siamo ancora pronti a giocarci tutte le
partite. Difesa e attacco hanno funzionato, perché abbiamo funzionato noi.
Concentrati, diligenti, senza fretta, ognuno ha svolto in suo compito. Ognuno
era parte del meccanismo che forma una squadra. Forza IMPICCABABBU.
venerdì 13 gennaio 2017
Avulsi
Avulso [a-vul-so] agg.
· Distaccato, isolato, separato: una squadra a. dal contesto
· Distratto, lontano con il pensiero: il giocatore pare a. dalla partita
Dopo la lunga pausa
natalizia, un numero imprecisato di panettoni, bottiglie di champagne, birre,
porcetti, gamberoni e quant’altro, finalmente si torna in campo. Finalmente si
corre, si suda e si gioca nuovamente a pallacanestro. La prima partita dopo il
lungo periodo di inattività ci mette contro un avversario non certo facile. Si
gioca nel fortino del Pala Corbia contro la N.P. Alghero. Un campo difficile da
espugnare e contro avversari, che nonostante il nuovo nome, giocano a basket
insieme da tanto tempo. La classica squadra esperta e capace di affrontare ogni
tipologia di match. Questo si denota già dalla palla a due e dai primi minuti
di partita. I nostri avversari non hanno fretta, sanno che la partita è lunga,
ci vuole calma. Quella certo che non abbiamo noi, nervosi da subito, neanche
fosse una finale di campionato. Ne esce fuori un primo quarto brutto da vedere,
confuso, disordinato e dal bassissimo punteggio. 8 a 7 per gli algheresi. Il
secondo periodo è nettamente meglio. Entrambe le squadre si tolgono di dosso un
po’ di ruggine. Arrivano canestri da ambo i lati e le difese aumentano di
intensità Si gioca punto a punto. All’intervallo siamo sotto di 3. 23 a 20.
Siamo in partita nonostante il nostro gioco latiti ancora. La piccola nebbia
cestistica nella quale siamo avvolti non si dirada certo nel terzo periodo. Ci
tiene a galla la nostra solita difesa agguerrita e determinata, ma la strada
per il canestro è sempre più annebbiata. Comunque e nonostante una pessima
gestione di palla e alcune scelte sbagliate, alla fine del quarto siamo ancora
li. Solo due punti ci separano 35 a 32. Nei primi minuti dell’ultimo periodo,
gli avversari riescono a creare un piccolo cuscinetto di sicurezza. Noi ancora
una volta vaghiamo in mezzo a quella nebbia in cerca di un confortante faro che
ci illumini e ci indichi la via. Lo troviamo finalmente. Tre o quattro buone
difese, unite a ottime conclusioni ci riportano nuovamente a contatto. Siamo
pronti per il solito finale punto a punto. E’ il momento di giocare con calma,
ogni possesso può essere quello decisivo…. Niente oggi non ci siamo. Dal finale
convulso e confuso ancora una volta usciamo perdenti. N.P.Alghero 44 Impiccababbu
41. Ancora una volta ci condanna un solo possesso di differenza. Ancora
una volta ci penalizzano la poca lucidità e la poca attenzione durante l’arco
dei quaranta minuti. La poca mobilità e la brutta gestione. Ancora una volta ci
rammarichiamo di averla comunque giocata e di aver perso un’occasione.
Svegliaaaaaaaaaaaaaaa!!! Forza IMPICCABABBU!!!
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