sabato 28 gennaio 2017

Titolo in rialzo

Myrtus 38 Impiccababbu 45. La settima fatica dei ragazzacci in verde è finita così. Con una vittoria. La terza di questo campionato e la seconda di fila. Un match affrontato con la solita emergenza; infermieria piena, acciacchi dei presenti e panchina corta. Un match insidioso, faticoso e sofferto fin da subito, nel quale non siamo partiti certamente bene. Contratti e nervosi abbiamo affrontato i primissimi minuti di partita, leggermente confusi, subendo la aggressiva difesa a uomo degli avversari, buttando qualche pallone di troppo nel cesso e concedendo qualcosa in difesa. Una piccola falsa partenza a cui comunque abbiamo posto rimedio abbastanza velocemente. Riorganizzando le fila e mettendoci sotto. Grazie a un lavoro costante fatto di buone difese e ragionata circolazione in attacco, pian paino siamo rientrati. E’ nata una partita molto difficile da giocare; frammentata, nervosa e fisica. Gomito a gomito, spinta dopo spinta, siamo andati all’intervallo in crescendo, ma pur sempre con un punteggio imbarazzante. 19 a 17. Meno 2. Peggio di così era difficile fare. Nel terzo quarto, finalmente e sull’onda finale del periodo precedente, le cose sono migliorate. La nostra difesa finalmente era coesa, recuperava sanguinosi palloni e ripartiva velocemente. E anche se, non abbiamo chiuso al meglio tutti i contropiedi, si vedeva che avevamo gamba, fiato e la giusta cattiveria. Peccato solo che non riuscivamo proprio a staccare del tutto gli avversari. Sempre pronti a lottare e dare fastidio. Tanto per cambiare, l’ultimo quarto è stato quello decisivo. Quello che mai come quest’anno ha determinato gioie e delusioni, vittorie o sconfitte. Siamo partiti bene. Ottime conclusioni, buona circolazione e scelte giuste, ci hanno portato ad avere un buon vantaggio. Più 9 a metà quarto.  Quasi fatta direte voi!!! Macchè!!! Siamo incappati nel solito blackout. Stavamo per rovinare tutto. Cazzo!!! A questo punto, sono usciti fuori gli Impiccababbu. Quelli veri!!! Quelli antipatici!!! Quelli che li devi ammazzare se vuoi vincere. Culo giù e grande difesa. Attacco chirurgico. Rimbalzi offensivi e doppi possessi. Gestione della palla e del cronometro perfetta. Il risultato lo sapete già!!! Forza IMPICCABABBU 

domenica 22 gennaio 2017

Branca-Branca-Branca!!! Leon-Leon-Leon!!!

Quattro sconfitte di fila e un morale non certo al top. Soliti infortuni, defezioni dell’ultimo minuto, latitanze croniche e i soliti acciacchi dei presenti. Un manipolo di sette sopravvissuti, pronti allo scontro e alla battaglia, non curanti delle fatica e irrispettosi nei confronti delle proprie ginocchia e delle malandate schiene (per non parlare delle caviglie). Una sorta di moderna “Armata Brancaleone” (con più stile però) pronta a tutto. Avversari di turno i giovani e agguerriti ragazzi dell’Olmedo Basket. La palla a due viene alzata regolarmente alle 21:45 tra le mura amiche. Si parte. La partita è combattuta fin dai primissimi minuti. La nostra idea di gioco; rallentare il più possibile, ragionare con calma in attacco e gestire la situazione falli, si scontra inevitabilmente con quella degli avversari. Aggrediscono e corrono in maniera frenetica, senza fronzoli e un po’ disordinati. L‘idea migliore dopo dieci minuti di partita è la nostra. 21 a 14. Nel secondo quarto le cose non cambiano, riusciamo in maniera costante a gestire la partita. Il vantaggio aumenta andando anche in doppia cifra. Tutto bene, tranne gli ultimi 3 minuti e mezzo finali. In cui, forse troppo rilassati e mentalmente soddisfatti, abbiamo un vero e proprio blackout. La difesa poco attenta si carica di falli e grazie ai tiri liberi gli avversari si riportano sotto. All’intervallo però il cuscinetto di vantaggio è ancora buono. 37 a 31. Il terzo quarto è cestisticamente perfetto. Cinque difese, cinque recuperi. Gli avversari non vedono più il canestro. In attacco la nostra pazienza nel girare palla è premiata. Arrivano ottimi tagli, buoni ribaltamenti e penetrazioni taglienti. Siamo concentrati e si vede. Il complicato meccanismo degli Impiccababbu gira alla grande. Prima degli ultimi dieci il vantaggio è rassicurante. 52 a 37. L’ultimo quarto è quasi una formalità. Tutti i possessi sono gestiti al meglio, senza fretta, rosichiamo secondi al cronometro, giriamo palla e colpiamo freddamente al momento giusto. I giovani avversari non mollano, buttandosi a capo fitto verso il nostro canestro, ma sono tutte azioni troppo forzate. Usciamo vincenti dallo scontro. Impiccababbu 69 Olmedo Basket 56. Ahhhhhh!!! Questa vittoria ci voleva proprio. Per il morale. Per il gruppo. Per dimostrare che siamo ancora pronti a giocarci tutte le partite. Difesa e attacco hanno funzionato, perché abbiamo funzionato noi. Concentrati, diligenti, senza fretta, ognuno ha svolto in suo compito. Ognuno era parte del meccanismo che forma una squadra. Forza IMPICCABABBU.

venerdì 13 gennaio 2017

Avulsi

Avulso [a-vul-so] agg.
·       Distaccato, isolato, separato: una squadra a. dal contesto
·       Distratto, lontano con il pensiero: il giocatore pare a. dalla partita

Dopo la lunga pausa natalizia, un numero imprecisato di panettoni, bottiglie di champagne, birre, porcetti, gamberoni e quant’altro, finalmente si torna in campo. Finalmente si corre, si suda e si gioca nuovamente a pallacanestro. La prima partita dopo il lungo periodo di inattività ci mette contro un avversario non certo facile. Si gioca nel fortino del Pala Corbia contro la N.P. Alghero. Un campo difficile da espugnare e contro avversari, che nonostante il nuovo nome, giocano a basket insieme da tanto tempo. La classica squadra esperta e capace di affrontare ogni tipologia di match. Questo si denota già dalla palla a due e dai primi minuti di partita. I nostri avversari non hanno fretta, sanno che la partita è lunga, ci vuole calma. Quella certo che non abbiamo noi, nervosi da subito, neanche fosse una finale di campionato. Ne esce fuori un primo quarto brutto da vedere, confuso, disordinato e dal bassissimo punteggio. 8 a 7 per gli algheresi. Il secondo periodo è nettamente meglio. Entrambe le squadre si tolgono di dosso un po’ di ruggine. Arrivano canestri da ambo i lati e le difese aumentano di intensità Si gioca punto a punto. All’intervallo siamo sotto di 3. 23 a 20. Siamo in partita nonostante il nostro gioco latiti ancora. La piccola nebbia cestistica nella quale siamo avvolti non si dirada certo nel terzo periodo. Ci tiene a galla la nostra solita difesa agguerrita e determinata, ma la strada per il canestro è sempre più annebbiata. Comunque e nonostante una pessima gestione di palla e alcune scelte sbagliate, alla fine del quarto siamo ancora li. Solo due punti ci separano 35 a 32. Nei primi minuti dell’ultimo periodo, gli avversari riescono a creare un piccolo cuscinetto di sicurezza. Noi ancora una volta vaghiamo in mezzo a quella nebbia in cerca di un confortante faro che ci illumini e ci indichi la via. Lo troviamo finalmente. Tre o quattro buone difese, unite a ottime conclusioni ci riportano nuovamente a contatto. Siamo pronti per il solito finale punto a punto. E’ il momento di giocare con calma, ogni possesso può essere quello decisivo…. Niente oggi non ci siamo. Dal finale convulso e confuso ancora una volta usciamo perdenti. N.P.Alghero 44 Impiccababbu 41. Ancora una volta ci condanna un solo possesso di differenza. Ancora una volta ci penalizzano la poca lucidità e la poca attenzione durante l’arco dei quaranta minuti. La poca mobilità e la brutta gestione. Ancora una volta ci rammarichiamo di averla comunque giocata e di aver perso un’occasione. Svegliaaaaaaaaaaaaaaa!!! Forza IMPICCABABBU!!!