Ci ho messo una notte,
un giorno intero e un’altra notte ancora ha ingoiare il rospo (vi assicuro che
era bello grosso). Ora sono qui davanti allo schermo pronto a picchiettare
nervosamente sui tasti, per raccontarvi di una partita di cui avrei fatto volentieri
a meno. Giovedì scorso si è giocata la terza giornata del campionato “Open UISP”
tra i Nurakers e gli Impiccababbu. Dopo la pausa natalizia e solo un paio di
allenamenti nelle gambe (parlo per noi), le domande erano tante. Abbiamo perso
il ritmo partita? I panettoni ingurgitati avranno un peso? Quando la partita ha
inizio le risposte arrivano immediatamente. Siamo concentrati e veloci, la
difesa è aggressiva, tiriamo bene e corriamo. Cavolo che partenza. Gli
avversari neanche li vediamo. Giochiamo un primo quarto da squadra navigata ed
esperta. Dopo dieci minuti di partita siamo 21 a 8. Difficile fare meglio di
così. Anche il secondo quarto parte bene. Buchiamo ripetutamente la loro
difesa. Andiamo via facile e in alcuni momenti sembra non ci sia partita
veleggiando tranquillamente intorno ai venti punti di vantaggio. Sappiamo che
non può essere così facile dalla metà del secondo quarto gli avversari si
riorganizzano e riescono a recuperare qualche punticino. E’ un primo campanello
di allarme. Comunque andiamo all’intervallo sempre avanti. 36 a 29. Il terzo
quarto è combattuto e fisico. Entrambe le difese si chiudono e segnare diventa
abbastanza difficile. Noi iniziamo ad avere difficoltà da sotto, mentre loro si
affidano al tiro dalla lunga distanza con buoni risultati. Comunque anche dopo
questi dieci minuti siamo avanti. 52 a 46. Il nostro ultimo periodo è un incubo
estivo, siamo sudati, stanchi, assetati e nella nostra stanza è pieno di
zanzare che non riusciamo a prendere. Infastiditi e nervosi perdiamo lucidità,
sbagliando tiri facili, perdendo palloni e giocando poco di squadra. Gli
avversari ci entrano sotto pelle paino piano, fino a raggiungerci. Il finale è
convulso. Si gioca sullo scarto minimo +1, -1, parità. Sbagliamo tanto, soprattutto
dalla lunetta. La sconfitta è inevitabile. Nurakers
63 Impiccababbu 61. Il morale è a terra, su quel cazzo di campo tra le
gocce di sudore. Porca di una troia maiala!!! Cazzo che botta!!! E ora? Può
darsi ci servisse un disastro del genere. Dovremo fare tesoro di una batosta
maturata in questo modo, capire i nostri errori, per migliorarci, può solo
essere utile. E’ una magra consolazione ma da qui dobbiamo ripartire. Dai
ragazzi rialziamoci dal K.O. Oggi più che mai, forza IMPICCABABBU…
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