domenica 29 aprile 2018

Cuore

Sennori. Prima delle due giornate di recupero. Prima di due battaglie che decideranno il destino degli Impiccababbu. Ancora ottanta minuti e sapremo se l’obiettivo minimo dei playoffs sarà raggiunto, in che posizione o se le vacanze dei verdi inizieranno in anticipo. La prima è dura, tosta ed impegnativa, anche la pallacanestro Sennori lotta per un posto al sole, ma a differenza nostra che abbiamo una seconda partita come chance, la loro è da dentro o fuori. Palla a due. Gli avversari partono bene, energici e fisici, fin da subito fanno capire che in campo non si passeggerà. Noi ammortizziamo bene le bordate iniziali, restando calmi e aspettando il momento giusto. Pochi punti di svantaggio non ci spaventano, iniziamo a giocare con diligenza e tranquillità portando a nostro favore il primo quarto. 11 a 10. Nei secondi dieci minuti le cose non cambiano. L’aggressività dei nostri avversari non trova sfogo. Raccolgono ben poco accanendosi in disastrose conclusioni dalla lunga. Noi continuiamo col nostro compitino fatto di difesa, buone azioni, ma segniamo poco anche noi. Il quarto è pari. All’intervallo lungo restiamo avanti di un punto. 24 a 23. Nel terzo quarto gli avversari entrano in campo aggressivi e frenetici, decisi a dare la giusta spallata per vincere il match. Ancora una volta non ci scomponiamo, le gambe sono basse e reattive, la difesa stringe, arrivano raddoppi, aiuti difensivi. Blocchiamo ogni loro tentativo. In dieci minuti fanno solo 6 punti. Noi sbagliando ancora qualcosa più del dovuto, ne facciamo comunque 12. All’ultimo intervallo siamo +7, 36 a 29. L’ultimo quarto è duro, durissimo. Spinti ancora dall’ossessione del risultato gli avversari si riportano sotto di un solo punto. Riprendiamo a difendere bloccando nuovamente il loro attacco. Lo fanno anche loro. Risultato, per circa 4 minuti di partita, complice ansia e timore di sbagliare nessuno segna. Il punteggio resta sul +1 mentre i secondi passano. Finalmente si riprende a segnare. Nessuna delle due squadre trova il break decisivo. +1, +3, +1, +4, +1, restiamo sempre al comando, partono mani e caviglie ma continuiamo a sudare, faticare, spingere e soffrire. Il finale è convulso. I cuori battono forte. Andiamo nuovamente a +4 e palla in mano. Sbagliamo. Ribaltamento veloce e bomba. +1. A 13” (forse meno, sospetti di brogli al cronometro) dalla fine segniamo due tiri liberi +3. Fallo sistematico a 7” dalla fine. Altra azione. Loro ci provano da tre. A 2” dalla fine. Fallo. Cazzo. Cazzo. Cazzo. Tre tiri liberi. Fuori il primo. Furori il secondo. Fuori il terzo. Rimbalzo offensivo e palla fuori. Sirenaaaaaaaaaaaa!!! Pallacanestro Sennori 43 Impiccababbu 46. Vittoria sofferta, voluta e ottenuta con carattere e un gran cuore. Abbiamo imparato a soffrire e sacrificarci. Bipolari, discontinui e cagnacci, abbiamo imparato a essere una squadra. E mò so cazzi!!! Clap, clap, clap clap IMPICCABABBU …..  

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