Sennori. Prima delle
due giornate di recupero. Prima di due battaglie che decideranno il destino degli
Impiccababbu. Ancora ottanta minuti e sapremo se l’obiettivo minimo dei
playoffs sarà raggiunto, in che posizione o se le vacanze dei verdi inizieranno
in anticipo. La prima è dura, tosta ed impegnativa, anche la pallacanestro
Sennori lotta per un posto al sole, ma a differenza nostra che abbiamo una
seconda partita come chance, la loro è da dentro o fuori. Palla a due. Gli
avversari partono bene, energici e fisici, fin da subito fanno capire che in
campo non si passeggerà. Noi ammortizziamo bene le bordate iniziali, restando
calmi e aspettando il momento giusto. Pochi punti di svantaggio non ci
spaventano, iniziamo a giocare con diligenza e tranquillità portando a nostro
favore il primo quarto. 11 a 10. Nei secondi dieci minuti le cose non cambiano.
L’aggressività dei nostri avversari non trova sfogo. Raccolgono ben poco
accanendosi in disastrose conclusioni dalla lunga. Noi continuiamo col nostro
compitino fatto di difesa, buone azioni, ma segniamo poco anche noi. Il quarto
è pari. All’intervallo lungo restiamo avanti di un punto. 24 a 23. Nel terzo
quarto gli avversari entrano in campo aggressivi e frenetici, decisi a dare la
giusta spallata per vincere il match. Ancora una volta non ci scomponiamo, le
gambe sono basse e reattive, la difesa stringe, arrivano raddoppi, aiuti
difensivi. Blocchiamo ogni loro tentativo. In dieci minuti fanno solo 6 punti. Noi
sbagliando ancora qualcosa più del dovuto, ne facciamo comunque 12. All’ultimo intervallo siamo +7,
36 a 29. L’ultimo quarto è duro, durissimo. Spinti ancora dall’ossessione del
risultato gli avversari si riportano sotto di un solo punto. Riprendiamo a
difendere bloccando nuovamente il loro attacco. Lo fanno anche loro. Risultato,
per circa 4 minuti di partita, complice ansia e timore di sbagliare nessuno
segna. Il punteggio resta sul +1 mentre i secondi passano. Finalmente si
riprende a segnare. Nessuna delle due squadre trova il break decisivo. +1, +3,
+1, +4, +1, restiamo sempre al comando, partono mani e caviglie ma continuiamo
a sudare, faticare, spingere e soffrire. Il finale è convulso. I cuori battono
forte. Andiamo nuovamente a +4 e palla in mano. Sbagliamo. Ribaltamento veloce
e bomba. +1. A 13” (forse meno, sospetti di brogli al cronometro) dalla fine segniamo
due tiri liberi +3. Fallo sistematico a 7” dalla fine. Altra azione. Loro ci
provano da tre. A 2” dalla fine. Fallo. Cazzo. Cazzo. Cazzo. Tre tiri liberi.
Fuori il primo. Furori il secondo. Fuori il terzo. Rimbalzo offensivo e palla
fuori. Sirenaaaaaaaaaaaa!!! Pallacanestro
Sennori 43 Impiccababbu 46.
Vittoria sofferta, voluta e ottenuta con carattere e un gran cuore. Abbiamo
imparato a soffrire e sacrificarci. Bipolari, discontinui e cagnacci, abbiamo
imparato a essere una squadra. E mò so cazzi!!! Clap, clap, clap clap
IMPICCABABBU …..
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