Sofferta, combattuta e
sporca. Così gli Impiccababbu ricorderanno la partita di ieri sera. L’ultima in
ordine cronologico ma di sicuro sul podio delle nostre imprese sportive. Anche
se, dopo i primi 10 minuti di partita, tutto ci faceva pensare a una sonora
sconfitta. “Oggi ne prendiamo 80” L’inizio
del match è stato tremendo, molli sulle gambe, imprecisi al tiro, lenti e poco
presenti abbiamo concesso agli avversari di imperversare in lungo e largo sul
rettangolo di gioco. Un vero e proprio bombardamento a tappeto. Un attacco
veloce e repentino che ha minato la nostre tenui difese. 10 a 21 dopo il primo
quarto -11. “Porca troia, questi ci
asfaltano” Invece no. Nel secondo quarto, inizia la Resistenza. Basta bombardamenti
a tappeto. Li portiamo a combattere dove vogliamo noi. In quella palude
cestistica dove sguazziamo da anni; fatta di palloni deviati, spinte, ginocchia
sbucciate, recuperi e canestri spezza morale. Innalziamo una trincea difensiva,
degna della cortina di ferro Bulgara, dove i nemici sbattono ripetutamente. All’intervallo,
grazie a un parziale di 19 a 5, siamo avanti di 3. 29 a 26. “Dai cazzo” Dopo la tregua, iniziamo la
guerra cosi come l’avevamo lasciata. Siamo ancora noi a gestire, trascinando i
nostri avversari sempre più giù. Continuiamo a strisciare nella melma, pronti a
saltar fuori da un cespuglio mentre gli avversari affondano lentamente. Prima
dell’ultimo quarto portiamo il vantaggio a +11. 41 a 30. Negli ultimi dieci
minuti la storia non cambia, respingiamo con facilità il loro ultimo assalto
prima che alzino definitivamente la bandiera bianca. Alla sirena Impiccababbu 51 Masters 34. “lo senti? Non c’è niente al mondo che abbia questo odore. Mi piace l’odore
della vittoria al mattino” Avanti così Impiccababbu!!!
mercoledì 23 febbraio 2022
Welcome to the jungle
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