Esistono partite che
non ti stancheresti mai di giocare, quelle che finisci con i crampi alle gambe,
quelle in cui lotti, corri e sudi. Quelle che ti devono sparare per
costringerti a uscire dal rettangolo di gioco. Esistono partite che non ti
frega di aver perso perché hai dato ugualmente il massimo. E poi …. Esistono partite
di cui faresti volentieri a meno. Quelle dove tra te e gli avversari c’è un
divario enorme. Quelle dove fatichi a concentrarti e vorresti essere già al bar
con una birra fresca. Due facce della stessa medaglia, ma che in entrambi i
casi devi affrontare nell’arco di un campionato. Senza nulla togliere agli
avversari e al loro encomiabile spirito sportivo, ieri gli Impiccababbu si sono
trovati davanti al secondo tipo di match. Si giocava a Ittiri, contro una
giovanissima compagine ancora relegata all’ultimo posto in classifica. Già
dalla palla a due e dai primissimi minuti di gioco, ci siamo resi conto che,
anche se c’erano due squadre in divisa e un arbitro, i quaranta minuti da passare sul campo, sarebbero stati poco più di un blando allenamento. I primi
dieci minuti passano velocemente, noi andiamo a canestro abbastanza facilmente
e nonostante le nostre maglie difensive siano particolarmente larghe i nostri
avversari, seppur spinti da una volontà ammirabile, non la mettono proprio. Il
primo periodo finisce 20 a 3. Nei secondi dieci la musica non cambia. Certo
dovremo usare questo tipo di partita per provare schemi e muovere le gambe al
massimo, ma senza stimoli particolari è dura. All’intervallo siamo 41 a 11. Che
altro dire. Alla fine del terzo quarto siamo 55 a 19. Al suono della sirena
finale il tabellone segna Ittiri 30
Impiccababbu 71. Potevamo
farne di più? Certamente. Potevamo prenderne di meno? Certamente. Quel che
conta è lo spirito, quel che conta è onorare comunque l’impegno, quel che
soprattutto importa è essere sportivi e leali. Complimenti ai giovani ragazzi
di Ittiri. Per loro non è facile giocare tutte le partite e prenderle ogni
volta, ma hanno lo spirito, la voglia e l’atteggiamento giusto. Quella voglia
di correre dietro a un pallone che continua a piacerci così tanto. Forza Ittiri
e forza IMPICCABABBU.
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