Pallacanestro:
pal·la·ca·nè·stro/ sostantivo femminile
Sport a squadre, di origine statunitense, nel quale la palla può essere giocata esclusivamente con le mani su un terreno di gioco rettangolare, al centro dei cui lati minori sono disposti due tabelloni con un cerchio metallico a un'altezza di circa 3 m, al quale è sospesa una reticella senza fondo; scopo del gioco è che ogni squadra (di cinque elementi) riesca a mandare il pallone nel canestro avversario; specialità olimpica.
Filosofia:
/fi·lo·ṣo·fì·a/ sostantivo femminile
Attività spirituale autonoma che interpreta e definisce i modi del pensare, del conoscere e dell'agire umano nell'ambito assoluto ed esclusivo del divenire storico.
L'insieme dei principi, delle idee e delle convinzioni sui quali una persona o un gruppo di persone fondano la propria concezione della vita; il complesso dei principi e dei criteri che sono alla base di determinate scelte politiche.
Rieccoci in campo a meno di una settimana dalla gloriosa sconfitta ai
supplementari. Anche questa volta siamo in 7, ormai più che un’emergenza sta
diventando una consuetudine. Non importa. Questa stagione va così tra alti e
bassi, tra cocenti delusioni e grandi speranze, tra malumori e iniezioni di
entusiasmo. Ormai ci siamo abituati, per cui scarpe allacciate e si scende in
campo. La partita (recupero del girone di andata) si gioca a Ploaghe contro gli
NB. Squadra a noi congeniale. Hanno una filosofia del gioco molto simile alla
nostra, si gioca a basket per divertirsi, si gioca correttamente e se viene il
risultato bene, altrimenti birretta a fine partita. Potremo dire separati alla
nascita. Ma veniamo alla cronaca del match. Il primo quarto è di marca
ploaghese, loro partono decisamente meglio. Attenti in difesa e molto precisi
al tiro (percentuali degne degli Splash brothers) vincono tranquillamente i primi
10 minuti. Noi ancora un pò assonnati ci limitiamo a non prenderle. Iniziamo il
secondo quarto sotto di 7 (24 a 17). Ci vuole ancora qualche minuto per entrare
in partita. Gli avversari continuano diligentemente a fare la loro partita noi
rioganizziamo le fila e pian piano colmiamo le sbavature difensive e circoliamo la palla con più saggezza. All’intervallo
siamo sotto di 6. 36 a 30. Nella ripresa cambia tutto. Finalmente la nostra
difesa ha un sussulto di orgoglio. Alziamo il volume e iniziamo a mettere le
mani su tutti i palloni a tagliar fuori gli avversari ed aiutarci. In attacco
siamo letali, una buona circolazione di palla ci porta spesso a buoni tiri, qualcuno
entra qualcuno esce, ma sono sempre ottime scelte. Gli avversari non segnano più
fanno 6 punti nel terzo periodo e 4 nell’ultimo. Alla sirena NB Ploaghe 46 Impiccababbu 55. Aspettando le
decisioni di Netanyahu e quale risultato venga omologato o meno, andiamo via da
Ploaghe sorridenti. Abbiamo giocato a basket divertendoci e questo è quello che
conta. We love this game!!!
pal·la·ca·nè·stro/ sostantivo femminile
Sport a squadre, di origine statunitense, nel quale la palla può essere giocata esclusivamente con le mani su un terreno di gioco rettangolare, al centro dei cui lati minori sono disposti due tabelloni con un cerchio metallico a un'altezza di circa 3 m, al quale è sospesa una reticella senza fondo; scopo del gioco è che ogni squadra (di cinque elementi) riesca a mandare il pallone nel canestro avversario; specialità olimpica.
/fi·lo·ṣo·fì·a/ sostantivo femminile
Attività spirituale autonoma che interpreta e definisce i modi del pensare, del conoscere e dell'agire umano nell'ambito assoluto ed esclusivo del divenire storico.
L'insieme dei principi, delle idee e delle convinzioni sui quali una persona o un gruppo di persone fondano la propria concezione della vita; il complesso dei principi e dei criteri che sono alla base di determinate scelte politiche.
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